Ricette…
Non c’è dubbio! È il plurale del sostantivo tanto usato in cucina oppure dai medici, ma noi Cilentani non ci accontentiamo solo di questo e gli facciamo assumere anche il significato: una terza persona (molto) singolare dell’indicativo passato remoto (anche se la – e – finale è a malapena biascicata), in poche parole, anzi una: – DISSE – .
“Ricette chiddu…” sta per “disse quello…” anche se quel “quello” non si è mai capito chi fosse, doveva essere proprio un saggio sapientone! O forse molto più semplicemente quella terza persona.
Questa sezione è dedicata a ciò che è stato detto da…
Incastonato ai piedi del Monte Antilia, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, il piccolo e caratteristico borgo di Montano Antilia, con i suoi 767 m. slm,si affaccia sulla Valle del Lambro e del Mingardo con un panorama che spazia dalle coste calabre al golfo di Palinuro. Il centro antico conserva interessanti testimonianze della storia locale, tra cui la Chiesa madre con dei pregevoli affreschi settecenteschi di artisti locali, il Palazzo Monforte, il piccolo campanile maiolicato della piazzetta San Nicola, il bel palazzetto con la facciata d’inizio Novecento dei La Monica, le cappelle di Sant’Anna, Sant’Antonio e San Sebastiano, la suggestiva chiesetta rurale della Madonna di Loreto, la “Scala Santa”, il cui restauro ha portato alla luce un affresco che raffigura Maria che tiene sulle ginocchia il corpo senza vita di Gesù Cristo dopo la sua passione e deposizione, ed i caratteristici vicoli. Da questo piccolo borgo presero le mosse i moti cilentani del 1828 capeggiati dal canonico De Luca (originario di Celle di Bulgheria). Salendo verso il centro storico, di fronte alla chiesa della Santissima Annunziata, si incontra il palazzo Bianchi sul quale è stata posta una lapide commemorativa dei moti cilentani e dei suoi attori principali. Continuando ad addentrarsi nei vicoletti del centro si incontra il palazzo nel quale ha vissuto il sacerdote Giovanni De Luca, che fu uno dei promotori della rivolta.
26 marzo 2015 – Nasce MontanoAntica.it, il sito che riporta alla memoria le tradizioni della «terrazza del Cilento»
Usi, costumi, modi di dire, saggezze, espressioni popolari, documenti, immagini e… un pezzo di cuore. Questo è MontanoAntica.it, il nuovo blog nato con l’intento di tenere vive le tradizioni di Montano Antilia, un piccolo paese del Cilento, che grazie alla sua posizione e al panorama che regala agli occhi di chi ha la fortuna di passarci, è riuscito a meritarsi l’appellativo di Terrazza del Cilento.
Lorenzo, l’ideatore del nuovo sito web www.montanoantica.it, ha avuto la fortuna di nascere a Montano Antilia e la forza di lasciarlo a 14 anni prima e a 27 poi, definitivamente. Una scelta obbligata, sofferta, presa con la consapevolezza di chi sa che in fondo al cuore lascerà sempre un velo di tristezza, tanto forte da generare un profondo attaccamento alle origini in sé e nei suoi figli, e la voglia di non dimenticare. Non dimenticare i profumi, la gente, i ricordi e la libertà che una terra come il Cilento sa regalare.
L’idea di MontanoAntica.it, blog creato senza alcun scopo di lucro, non è quella di ripercorrere le tappe storiche né celebrare le caratteristiche del territorio di un paese arroccato nel profondo Sud del Cilento, ma di riportare alla memoria e alla conoscenza dei più giovani antiche tradizioni ormai perdute. Il mezzo è la… lingua! La sezione “Termini Dialettali” contiene una serie di parole arcaiche – molte delle quali oggi non più utilizzate, se non da qualche vecchietto nostalgico – con relativa traduzione in lingua italiana. Tale sezione, in continuo aggiornamento anche grazie all’aiuto dei lettori, è direttamente collegata ai modi di dire e agli articoli che di padre in figlio si sono tramandati negli anni.
Per riportare alla luce il patrimonio di tradizioni popolari della nostra amata terra c’è bisogno di chiunque vorrà dedicare pochi minuti del suo tempo, fornendo materiale, termini dialettali, o più semplicemente suggerimenti allo staff di MontanoAntica.it. Perché, come narravano i savi Cilentani, na nuce inta nu saccu nun faci rumure (una sola noce in un sacco non fa rumore).
La Scala Santa di Montano Antilia protagonista a Tv2000
di Marianna Vallone
Se è a Roma la più celebre e visitata Scala Santa, nelle immediate adiacenze della basilica di San Giovanni in Laterano, secondo la tradizione la scala salita da Gesù per raggiungere l’aula dove ha subito l’interrogatorio di Ponzio Pilato prima della crocifissione, una riproduzione in piccolo della Scala Santa, con 28 scalini di pietra, è stata costruita nel 1775 nel Cilento, a Montano Antilia. Ed è altrettanto ricca di suggestione e bellezza. Un tesoro spirituale che è stato protagonista nella puntata del 29 ottobre del programma “Di buon mattino” su Tv2000, condotto da Antonella Ventre e Giacomo Avanzi. In collegamento dal Cilento, da Montano Antilia, la giornalista Grazia Serra che ha incontrato il parroco don Aniello Carinci, Antonella Gammarano, presidente della Proloco e i fedeli.
Al mondo esistono decine di altre scale sante. Quella di Montano Antilia, però, è in una cappellina costruita a modello di quella di Roma. Situata nella parte alta del paese, poco distante dalla chiesa di San Sebastiano, sullo stipide dell’entrata, in basso, comprende una pietra che porta inciso in latino una frase che ha più o meno questo significato: viandante che passi davanti a questo tempio, sosta e dici le tue preghiere per ricordare il sacrificio divino.
«Fu costruita da Nicola Monforte, duca di Laurito, che probabilmente ritornando dal pellegrinaggio a Roma durante il Giubileo, e rimasto stato affascinato dalla Scala Santa, ha riprodotto a sue spese questo piccolo tesoro della Diocesi di Vallo della Lucania», racconta don Aniello alle telecamere di TV2000. Per i fedeli, il culto alla Scala Santa è legato alla Settimana Santa. «Si viene qui in preghiera per ricordare le persone che soffrono soprattutto nel corpo», ha concluso don Aniello.
Turismo
MONTANO ANTILIA, UN PAESE IMMERSO NELLA NATURA
LA STORIA DI MONTANO ANTILIA.
II comune di Montano Antilia è immerso nel verde del monte Antilia (1316 metri), da cui deriva il toponimo.
La sua frazione maggiore è Abatemarco, un villaggio agricolo sorto nell’Alto Medioevo intorno alla Chiesa di San Nicola di Mira. Il centro urbano si estende lungo la strada principale.
L’altra frazione, Massiccelle, è di origine più recente ed è nata dall’aggregazione di case coloniche che precedentemente appartenevano alla Badia di Santa Cecilia di Castinatelli.
L’ Universitas civium di Montano era una frazione dello Stato di Cuccaro, che a sua volta faceva parte della più ampia Baronia di Novi.
La crescita del centro urbano si colloca nell’età moderna, quando, superate le grandi calamità legate alla peste della metà del Trecento e alla Guerra del Vespro, ottenne l’autonomia da Cuccaro.
Nel XVI secolo si verifìcò nel paese un forte sviluppo demografico. Dopo la peste del 1656 la ripresa settecentesca fu molto lenta.
Sul finire del Novecento sia il comune che le frazioni sono stati interessati da un’imponente crescita edilizia.
COSA VISITARE A MONTANO ANTILIA.
Tra gli edifici significativi va segnalata la Parrocchiale della Santissima Annunziata, risalente al XVIII secolo con un’ampia navata e un particolare campanile.
Molto suggestiva la cosiddetta Scala Santa, gradinata medioevale in pietra.
Interessanti sono anche la Chiesa di Santa Maria Lauretana, del XVI secolo, e la Cappella della Madonna della Neve, entrambe collocate nella frazione di Massicelle. Ad Abatemarco si segnala la Chiesa di San Rocco.
Gli itinerari turistici principali prevedono una visita al mulino ad acqua sul fiume Lambro (attivo dalla prima metà del XIX secolo) e alla sorgente del Malandrino oltre al percorso panoramico verso il monte Antilia.
Il territorio di Montano è caratterizzato da minuscoli appezzamenti a vigneto e oliveto, a cui si affiancano colture di castagni e di faggi oltre a grandi estensioni di pascolo demaniale, un tempo utilizzato per l’ allevamento ovino.
mercoledì, 5 gennaio 2022
Festa a Montano Antilia: nonna Amalia compie 105 anni
Grande festa a Montano Antilia dove, oggi, Amalia Esposito ha compiuto ben 105 anni. A festeggiare insieme a lei il lieto evento, seppur nel rispetto delle regole anti-Covid, il sindaco Luciano Trivelli, che è anche il suo medico di fiducia. L’arzilla centenaria, molto conosciuta e voluta bene da tutti, si è già sottoposta all’inoculazione delle tre dosi di vaccino.
Gli Auguri
Presenti al soffio delle candeline, ovviamente, anche i familiari, che la accudiscono in modo esemplare: tra essi, la nipote Marianna che è anche un’infermiera professionale.